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Come il covid ha modificato il mercato del lavoro

Posted on Dicembre 17, 2020Dicembre 15, 2020 by Admin

L’avvento della pandemia ha mutato, giocoforza, la vita di ogni singolo cittadino della nostra penisola. Ed ogni aspetto della stessa non ne è rimasto immune. Modifiche che, traslate su larga scala, hanno toccato ogni aspetto della nostra società, anche in quelli ritenuti essenziali e più importanti della stessa.

Tra questi, uno di grande rilevanza ne è uscito radicalmente mutato: il mercato del lavoro. Da qualsiasi parte lo si guardi, i cambiamenti in questo campo sono stati decisamente significativi. E in alcuni casi, purtroppo, non lo sono stati in chiave positiva. L’esempio più lampante riguarda il mondo dei “precari”, quei soggetti che, purtroppo, non hanno un posto fisso o un rapporto di lavoro che si possa definire stabile.

Dramma economico senza precedenti

La sensibile diminuzione dei rinnovi dei contratti a tempo determinato, ne è una testimonianza tangibile, che riguarda, non di rado, soggetti under 35 costretti, loro malgrado, a rimandare alcuni progetti assai influenti nella vita di ogni singolo individuo: comprare casa o formare una famiglia nel senso più ampio, ovvero mettere al mondo dei figli, viene spesso rimandato a causa della precaria situazione impiegatizia.

La crisi sanitaria, purtroppo, in molti ambiti è diventata economica, con l’inevitabile mancato rinnovo dei contratti scaduti in questo maledetto anno, non ricompresi, per quanto ovvio, nel cosiddetto “blocco dei licenziamenti” imposto dal governo: al naturale termine del rapporto contrattuale, i datori di lavori non hanno proceduto alla proroga dell’accordo con i propri dipendenti.

Ad essere colpiti, più di altri, sono stati i lavoratori dipendenti afferenti al mondo della ristorazione, del turismo, del benessere, dello spettacolo e degli eventi in senso più ampio: le norme sanitarie emanate per contenere il diffondersi del virus, in primis il distanziamento sociale, hanno colpito duramente questi settori, con chiusure e restrizioni che hanno portato ad un drastico calo dei fatturati e al mancato rinnovo dei contratti in scadenza dei lavoratori dipendenti.

In molti casi, però, l’avvento del covid ha comportato un radicale cambiamento delle modalità di lavoro, al fine di poter sopravvivere ai duri mesi del lockdown. Si pensi, ad esempio, a tanti piccoli commercianti che hanno abbracciato la tecnologia ed hanno potuto continuare a lavorare grazie all’e-commerce, talvolta in formati molti “artigianali”, quasi “fai da te”.

Dallo smart working all’e-commerce fai da te

Tanti esercenti, in attesa di essere abilitati al pagamento diretto tramite il proprio sito, hanno raccolto e soddisfatto gli ordini dei clienti tramite e-mail, per poi recapitare i beni venduti al domicilio degli stessi. In altri casi, invece, hanno dovuto completamente riadattare la propria metodologia di lavoro, uscendo completamente dai binari nei quali era incanalato prima dell’avvento della pandemia.

Basti pensare, ad esempio, al settore dei professionisti dell’eros: le escort di Napoli, così come i trans a Torino e i gigolò di Milano, figure tra le più ricercate e conturbanti del mondo dell’amore nel nostro paese, hanno offerto ai propri clienti delle deliziose ed intriganti webcam, riuscendo a soddisfare i loro desideri e creando dei presupposti piuttosto piccanti ed interessanti per gli incontri da realizzare non appena terminato il lockdown.

In alcuni casi, però, il lockdown ha reso decisamente più gradevole svolgere il proprio lavoro. Stiamo parlando, ad esempio, di quei dipendenti che grazie al lavoro agile, divenuto ormai celebre con la terminologia anglosassone “smart working”, hanno potuto svolgere le mansioni lavorative direttamente dal proprio domicilio, con degli innegabili vantaggi.

L’ottimizzazione del tempo è stato uno dei evidenti: evitare le perdite di tempo, talvolta piuttosto consistenti, di doversi recare al posto di lavoro e rientrare al proprio domicilio in orario serale, talvolta in mezzo ad un traffico molto intenso e snervante, sono andate definitivamente in soffitta. Ed anche alcune voci di costo, come quella relativa al carburante o alla pausa pranzo, sono sparite, con un beneficio piuttosto tangibile dal punto di vista economico.

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