La Gazzetta ha dedicato un articolo con tanto di intervista a Alejando Agag, imprenditore, presidente dell’Addax Capital LLP e dei circuiti automobilistici Formula E e Extreme E.
I campionati sono occasione per il settore delle gare di evolversi e per le società automobilistiche che partecipano di rinnovare tecniche costruttive e modelli. Una crescita importante che fa bene anche alle città che poi saranno coinvolte nell’ospitare eventi e tecnologia. Per questo Alejandro Agag vince un premio particolare, assegnato proprio a chi fa crescere il mondo dei motori, il riconoscimento è l’Autocar’s Motor Sport Hero Award.
L’inizio, l’evoluzione tecnologica, lo spettacolo
Il mondo dei motori così come lo stiamo descrivendo è un volano per tanti settori collegati, pensiamo ad esempio al mondo dell’informazione specializzata oppure quello delle scommesse sportive che seguono circuiti come Formula E, Extreme E con molto interesse. Per ulteriore informazioni potete approfondire su sitiscommessestranieri.net
Tre punti importanti dell’intervista di Alejandro Agag che possiamo riassumere così: iniziare che non è mai facile per un grande imprenditore e per creare qualcosa di unico e spettacolare nel mondo dei motori. Evoluzione tecnologica, più si va avanti e più tecnici, ingegneri, piloti muovono l’industria, l’applicazione di innovazioni, la ricerca, si aprono spazi e posti di lavoro per laureati, laureandi, dottori e appassionati del mondo tech e motori. Infine, spettacolo perché il pubblico che vede e si appassiona, televisioni e tv che raccontano le corse alimentano lo sport e l’impegno dei piloti.
Sulla presenza femminile, ecco cosa racconta Agag
Parliamo della presenza femminile nel mondo dei motori, fondamentale in un settore che vede ancora le donne ai margini. Ecco che cosa racconta Alejandro Agag.
“La nostra idea di bloccare le posizioni una volta scelto il primo pilota, nelle qualifiche, ha funzionato. I team hanno capito e ci hanno seguito. La mia idea si è rivelata corretta e infatti abbiamo avuto partenze, per esempio in finale, con ben tre donne. Perfetto, era esattamente quello che volevamo, non sarà necessario adottare il sistema della lotteria per le prossime gare, con l’estrazione casuale del pilota. Le squadre stanno mettendo in atto strategie alternative e questo va bene, è positivo. Nella prima gara avevamo avuto batterie tutte costituite da uomini, o da sole donne, in Senegal invece abbiamo visto una bella alternanza”
Il futuro nei prossimi anni
“Nella prossima stagione, 2022, non ci saranno cambiamenti, naturalmente apporteremo dei miglioramenti, ma resterà tutto uguale per tutti. Invece per il 2023 e 2024 il motore si aprirà, vale a dire che tutti i team potranno lavorare su un proprio motore, liberamente, ma quello che mi interessa più di tutto è una batteria che raffreddi più velocemente. In questo campionato la grande sfida è rappresentata dalla batteria – che poi è il problema di tutto il mondo dell’elettrico.”