Quanto deve essere difficile dire addio alla persona che si ama e si vuole bene? È un’esperienza che prima o poi tutti quanti noi proviamo nella vita e che il più delle volte segna per sempre. Nel momento in cui viene a mancare la persona, si deve pensare a organizzare il funerale e dargli una degna sepoltura. Per questo è opportuno chiamare tempestivamente una agenzia funebre Roma capace di dare la miglior soluzione per la famiglia del defunto. Chiaramente in questa fase organizzativa si pensa anche alla lapide, ovvero la lastra, in genere di marmo, che verrà posta sulla tomba e che segnerà le informazioni del defunto, la foto e l’epitaffio. È un aspetto molto importante nella formazione di una tomba e che serve a commemorare chi non c’è più.
Ma come nasce la lapide? Scopriamolo!
Breve storia della lapide
Il termine lapide deriva dal latino “lapis” che significa “pietra”. Infatti nella storia la lapide è sempre stata ua pietra che copre la sepoltura della salma, dove al di sopra viene inciso l’epitaffio che ricorda chi non c’è più e conforta chiunque vada lì a trovarlo.
Adesso la lapide non è altro che una pietra a terra o posta sui loculi, un manufatto che viene creato per commemorare la persona che ci ha lasciati e che viene inserita nel cimitero. Chiaramente non esprime solamente questo, anche perché le lapidi sono anche quelle che vengono postare sui monumenti o le facciate degli edifici, specialmente quando muore un personaggio pubblico importante o quando si ricorda un determinato evento, vedi ad esempio le persone cadute in battaglia.
Nella concezione di tutti, però, la lapide non è altro che quella che vediamo all’interno dei cimiteri.
Come sono fatte
Il processo è abbastanza particolare, in quanto se si vuole posare una pietra tombale, bisogna in primis ricavare uno spazio, chiamato giardino, che serve a far passare gli agenti atmosferici e favorire l’ossigenazione dell’intero terreno. Di lato si inseriscono ghiaia e ghiaietta così da ornamentare la lapide.
Le dimensioni possono variare a seconda delle norme comunali, così come per posarla c’è bisogno di vari permessi amministrativi, nel caso, però, che si tratti di un manufatto. Le lapidi cimiteriali, invece, hanno dimensioni ridotte e caratteristiche diverse. Possono essere decorate con vasi, lampade, immagini sacre, bassorilievi e moltissimo altro ancora. Tutto dipende da che modo si intende salutare il proprio caro.
In genere sono fatte di marmo, ma possono anche essere realizzate in pietra naturale, in granito e in altri materiali ancora più nobili.
Ma chi si occupa delle lapidi?
Se, per fortuna, non si è mai avuto l’esigenza di organizzare un funerale, non si saprà certamente chi si occupa nello specifico della lapide. Questa viene realizzata direttamente dall’agenzia di pompe funebri a cui ci si affida. Il colore varia a seconda del materiale con cui è realizzata e si sceglie durante l’organizzazione del funerale. In genere le persone tendono a scegliere quelle più semplici e senza troppe decorazioni, in quanto ritenute più idonee a salutare la persona amata che nella vita è stata semplice ed elegante.
Insomma spetta a chi organizza il funerale decidere come sarà la lapide, a meno che il defunto non abbia lasciato qualche indicazione sull’allestimento. Si seguono sì i gusti dei parenti amici, ma si cerca anche di rispecchiare com’era la persona in vita, il suo carattere. È una decisione che va presa nei minimi dettagli, in quanto sarà lì ad accogliere chiunque vada a trovare la salma. Chiaramente la forma e il colore può essere cambiata in qualsiasi momento da chi è competente.