La scuola dell’infanzia, che una volta veniva chiamata asilo nido e scuola materna, è un percorso formativo per i bambini molto delicato. Rappresenta infatti il primo vero momento di distacco dalla madre e la prima esperienza del bambino in un contesto diverso da quello familiare. Dal punto di vista professionale, lavorare in una scuola dell’infanzia, è molto stimolante perché si è a contatto con soggetti molto piccoli che hanno bisogno di tante attenzioni, ma è allo stesso tempo tanto impegnativo e richiede alcune doti caratteriali e conoscenze specifiche. Le opportunità in questo settore non mancano, anche se sappiamo che la scuola è un ambito sempre in fermento e periodicamente subisce modifiche e variazioni sia nelle modalità di accesso al lavoro sia nella gestione degli studenti. Proprio nel 2024, con l’ultima riforma della scuola saranno introdotte diverse novità, anche se non riguarderanno direttamente la scuola dell’infanzia. Saranno però attivati nuovi concorsi che comprenderanno tutte le fasce di istruzione, con bandi in tutte le regioni d’Italia, anche al sud.
Le opportunità per lavorare nella scuola dell’infanzia
La scuola dell’infanzia si occupa di bambini di età compresa tra gli 0 e i 6 anni, suddivisi da 0 a 3 anni in asilo nido e 3-6 anni in scuola dell’infanzia. Le figure professionali richieste per questo percorso scolastico sono principalmente 4 e ognuna deve seguire un percorso formativo specifico per insegnare nel grado scolastico scelto. Nella scuola dell’infanzia abbiamo infatti:
- educatore/educatrice nei nidi d’infanzia;
- insegnante di scuola dell’infanzia;
- insegnante di sostegno per la scuola dell’infanzia;
- insegnante di religione per la scuola dell’infanzia.
Ci sono poi due tipologie di scuola, quella pubblica e quella privata. Nel caso della scuola pubblica per ottenere il ruolo è necessario superare un concorso, che viene promulgato su base provinciale attraverso i bandi e prevede il superamento di prova scritta e orale. In alternativa ci si può candidare per essere assunti presso le scuole private o essere inseriti nelle graduatorie provinciali per le supplenze.
La formazione necessaria per lavorare nella scuola dell’infanzia
La formazione base per entrare a lavorare nella scuola dell’infanzia è la laurea triennale, in particolare una laurea triennale in scienze dell’educazione, che ovviamente si può conseguire anche online, ad esempio frequentando l’Università Niccolò Cusano, una delle 11 università telematiche riconosciute dal MUR. In alternativa si può avere una laurea magistrale in scienze della formazione da integrare con un corso di specializzazione pensato per l’educazione dei più piccoli. Con la laurea triennale si ha accesso all’asilo nido come educatore o educatrice, ossia si può insegnare ai bambini con un’età compresa tra 0 e 3 anni. Per diventare insegnante nella scuola dell’infanzia è obbligatorio ottenere la laurea quinquennale a ciclo unico in scienze della formazione primaria. Il corso di laurea comprende anche il tirocinio formativo abilitante che si può iniziare anche a partire dal secondo di università, secondo quanto stabilito dal DM 249/2010. Chi decide di diventare insegnante di sostegno alla scuola dell’infanzia, oltre alla laurea magistrale deve possedere anche il corso TFA sostegno che abilita a questa specializzazione. I docenti e le docenti di religione, oltre ad essere abilitati e abilitate dallo Stato Vaticano, devono avere un titolo di livello superiore in scienze religiose o teologia e aver completato gli studi teologici in seminario. Nella scuola dell’infanzia possono insegnare religione anche preti, diaconi e persone abilitate.