Dal telecomando alla radiosveglia, fino agli apparecchi acustici e alle fotocamere, i dispositivi di uso comune e quotidiano alimentati da batterie portatili sono innumerevoli.
Ogni apparecchio richiede l’impiego di pile ben precise, le quali di differenziano in primis per il formato. A seconda dei casi, potrà essere necessario procurarsi delle piccole pile a bottone, delle grandi batterie tipo c oppure delle classiche batterie stilo.
Oltre che per il formato, le pile si differenziano anche per la composizione chimica, la quale influisce sulla durata, sull’autoscarica, sulla tensione nominale e sulla possibilità di essere o non essere ricaricate.
Tra le pile non ricaricabili, le più utilizzate sono le pile alcaline, seguite a ruota da quelle al litio. Per sapere quale delle due tipologie acquistare, è importante conoscerne le caratteristiche e capire per quali utilizzi sono preferibili.
Pile al litio e alcaline: la composizione chimica
Se prendiamo in mano una qualsiasi batteria tipo c, ovvero la mezza torcia, noteremo subito che è caratterizzata da una forma cilindrica, una dimensione standard di 50 mm di lunghezza per 26,2 mm di diametro, e due poli, uno positivo, detto anodo, e uno negativo, detto catodo.
Questi aspetti non mutano mai e rimangono identici tanto nelle pile alcaline quanto in quelle al litio. Ciò che le differenzia è la composizione interna, ossia i materiali che consentono la generazione di corrente elettrica.
Le batterie alcaline sono composte da un catodo in biossido di manganese combinato con un anodo di ossido di zinco e un elettrolita di idrossido di potassio.
Per quanto riguarda invece le pile al litio primario, ossia non ricaricabili, presentano un anodo in litio e un catodo che può essere, a seconda dei casi, in cloruro di tionile o in diossido di manganese.
I diversi materiali permettono alle due tipologie di batterie di offrire prestazioni differenti.
Le prestazioni
Le pile alcaline sono più economiche rispetto a quelle al litio e offrono buone prestazioni per quanto riguarda la capacità, la durata e la tensione nominale, pari a 1,5 volt. Presentano un livello di autoscarica piuttosto elevato.
Le pile al litio sono più costose, ma offrono maggiore capacità, minore livello di autoscarica e una tensione nominale superiore, pari a 3 volt.
Pile al litio primario e batterie agli ioni di litio non sono la stessa cosa
Si sente parlare spesso di batterie agli ioni di litio quando si fa riferimento a smartphone e veicoli elettrici. Questo tipo di batteria non è lo stesso del quale abbiamo parlato fino a questo momento.
Le batterie utilizzate nei veicoli elettrici e in vari dispositivi sono dei veri e propri accumulatori, ovvero batterie che possono essere ricaricate più volte prima di esaurire la loro efficacia.
Questo tipo di pila presenta una composizione chimica differente da quella vista in precedenza e non è disponibile nei formati tradizionali; quando si acquista una confezione di batterie mezza torcia al litio, si avranno a disposizione pile primarie non ricaricabili e non batteria agli ioni di litio.
Meglio le pile alcaline o quelle al litio
I due tipi di pile assolvono funzioni simili, ma svolgono al meglio la loro funzione in apparecchi diversi.
Le alcaline sono perfette per gli apparecchi poco energivori, come le sveglie e i telecomandi, mentre le pile al litio sono ideali per alimentare orologi da polso, fotocamere, allarmi e via dicendo.