Il giovane talento argentino non segna dal 16 febbraio, mentre Sergi Roberto rischia di aver già chiuso la stagione
Due mesi senza gol possono sembrare un’eternità, soprattutto quando sei un giocatore con le qualità offensive di Nico Paz. Il gioiello argentino del Como non trova la via della rete dal 16 febbraio, quando a Firenze siglò un magnifico sinistro a giro che sancì la vittoria lariana contro i viola, lasciando immobile persino un portiere del calibro di David De Gea, protagonista di una stagione straordinaria.
Un talento in cerca del gol perduto
Quella realizzazione al Franchi rappresenta finora l’unico centro in trasferta del giovane trequartista, che ha invece trovato maggior confidenza con la rete al Sinigaglia, dove ha realizzato gli altri cinque gol stagionali. Le prossime due partite potrebbero segnare una svolta: sabato a Lecce Paz avrà l’opportunità di sbloccarsi lontano da casa, mentre la settimana successiva, nella sfida contro il Genoa, potrebbe contribuire alla matematica salvezza dei lariani.
Domenica scorsa contro il Torino, Cesc Fabregas ha deciso di preservare inizialmente il suo talento per un affaticamento al polpaccio. Un riposo che sarebbe potuto durare fino al triplice fischio se l’infortunio di Sergi Roberto non avesse costretto il tecnico spagnolo a gettare Paz nella mischia per l’ultimo scorcio di partita.
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Un profilo unico nella rosa
Nonostante l’ampia scelta a disposizione di Fabregas in ogni reparto, Paz rappresenta un elemento difficilmente sostituibile nell’economia del gioco comasco. Contro i granata, il tecnico ha adattato Caqueret nel ruolo di trequartista centrale, ma il francese, pur essendo tra i migliori elementi della rosa, non possiede la stessa propensione offensiva dell’argentino.
I numeri parlano chiaro: 6 gol e 5 assist in stagione rendono Paz il più giovane calciatore del campionato con almeno 5 reti e 5 passaggi vincenti. La sua frequenza realizzativa si attesta a un gol ogni 362 minuti, equivalente a circa una rete ogni quattro partite – statistica notevole per un trequartista alla prima esperienza in Serie A.
L’attuale digiuno comprende le ultime sette partite, periodo in cui ha saltato una gara per squalifica e praticamente non ha disputato l’ultima contro il Torino, giocando appena dieci minuti. Un’astinenza simile si era già verificata tra la nona e la quindicesima giornata, sette partite in cui il Como non aveva mai vinto, collezionando quattro sconfitte e tre pareggi.
Il momento d’oro e le speranze per il finale
Il periodo più prolifico di Paz è coinciso con il miglior momento della squadra, tra la sedicesima e la venticinquesima giornata, dieci turni in cui ha realizzato ben cinque gol. Un contributo decisivo che ha permesso al Como di allontanarsi progressivamente dalla zona retrocessione.
Le dinamiche offensive dei lariani ricordano quanto sia importante l’equilibrio tra i reparti nel calcio moderno, aspetto evidente anche ai massimi livelli come nel recente derby di Milano terminato 1-1, con Reijnders e De Vrij protagonisti, dove entrambe le squadre hanno mostrato quanto sia cruciale il contributo di ogni elemento.
L’infermeria: Sergi Roberto verso lo stop definitivo
Se per Paz le prospettive sono positive, ben diverse sono le notizie riguardanti Sergi Roberto. L’esperto centrocampista spagnolo, durante il match contro il Torino, ha accusato un problema al flessore della coscia destra che lo ha costretto ad abbandonare il campo dopo pochi minuti dal suo ingresso.
Una stagione da dimenticare per l’ex Barcellona, già fermo per un mese e mezzo dopo la gara d’andata proprio contro i granata per un fastidio al ginocchio. Tornato in campo per mezz’ora contro la Roma il 15 dicembre e titolare a San Siro contro l’Inter, era stato costretto a fermarsi nuovamente per altri due mesi a causa di un problema muscolare al polpaccio.
Il bilancio stagionale è impietoso: 16 partite saltate per infortunio, 5 ingressi dalla panchina e appena 8 titolarità su 32 giornate. Numeri deludenti per un calciatore che per anni è stato punto fermo del Barcellona e che Fabregas aveva fortemente voluto per aggiungere esperienza e qualità alla rosa neopromossa.
Con la salvezza sempre più vicina, il Como guarda al finale di stagione con la speranza di ritrovare il miglior Paz e la consapevolezza di aver raggiunto un traguardo importante nonostante le avversità. La prossima trasferta di Lecce potrebbe rappresentare il momento ideale per l’argentino per tornare al gol e avvicinare ulteriormente i lariani all’obiettivo.