L’attenzione volta alla salute, al benessere del corpo e della mente e della forma fisica, è diventato un vero e proprio mantra negli ultimi decenni. Si presta maggior attenzione all’alimentazione, alle attività quotidiane, alle giuste abitudini e all’eliminazione di quelle sbagliate. E quando le cose sono fatte bene, di fatti, i risultati non tardano ad arrivare. C’è proprio bisogno di dirlo, conoscenza, costanza e impegno ripagano sempre. Uno degli aspetti più discussi è proprio l’utilizzo di integratori alimentari, che vede divisa l’opinione pubblica sul loro utilizzo e la loro utilità. Mai come in questo periodo, infatti, il bisogno di chiarezza si fa sempre più necessario ai fini di comprendere a pieno, cosa sono gli integratori, a cosa servono, chi può farne uso e soprattutto, quali sono i loro effettivi limiti.
Integratori alimentari: cosa sono e quante tipologie esistono?
Gli integratori, come il loro nome si appresta a suggerire, sono sostanze che integrano, all’interno dell’organismo, dei minerali, delle vitamine o degli estratti. Questo si può dire essere il primo discriminante: la formulazione di un prodotto varia a seconda dello scopo per cui è pensato.
La seconda divisione dei vari integratori è strettamente collegata a questo concetto e si tratta dello scopo ultimo che si desidera raggiungere coadiuvando una serie di norme e attenzioni con gli integratori alimentari: primo tra tutti, c’è l’eventuale necessità di completare l’apporto alimentare abbinando, ad una dieta sana e completa, degli integratori che possano tamponare eventuali mancanze. Questo è il caso, ad esempio, degli integratori di ferro, altri minerali e multivitaminici. Poi sono gli integratori dimagranti, quelli più carichi di aspettative. Tuttavia, questi possono soltanto favorire il dimagrimento ma non senza una dieta equilibrata e un programma d’attività sportiva. Il tutto, ovviamente, dev’essere seguito da professionisti dell’alimentazione e dello sport. Poi ci sono quelli che vengono affiancati alle cure farmacologiche volte a risolvere determinate patologie e problematiche, come la difficoltà ad avere erezioni o la presenza di parassiti intestinali. Altri ancora, sono denominati rilassanti e di solito contengono eccipienti come melissa, passiflora e camomilla, piante note per i loro poteri calmanti e addolcenti. Ulteriore esempio, possono essere quelli drenanti, che aiutano a drenare i liquidi e che tante volte si trovano anche sotto forma di tisane.
Inoltre, varie case produttrici possono decidere se produrre integratori in pillole, in tisane, in bustine da disciogliere in acqua o qualsiasi tipo di formato la loro creatività suggerisca. Le funzionalità e l’efficacia o meno non cambiano a seconda di questo tipo di scelta, ma dal prodotto, dalla soggettiva risposta del proprio organismo e soprattutto dall’impegno e nella costanza della persona nel seguire le direttive di chi la segue (medico, allenatore, dietologo o nutrizionista).
Integratori alimentari: i limiti e gli eventuali effetti collaterali
Bisogna ammetterlo, ogni qual volta che viene acquistato un prodotto volto al raggiungimento di un obbiettivo, la reazione umana è quello di guardare a questo con una speranza che spesso, purtroppo, supera l’effettivo riscontro. La chiave perché aspettative e riscontro siano equiparate l’una all’altra è avere le idee chiare. Il portale di riferimento del settore, inversaonlus.it, sottolinea sempre il fatto che gli integratori possono essere utili per favorire il benessere del proprio corpo, ma non devono mai essere intesi come sostituti di una corretta alimentazione o paragonati a farmaci per la cura delle malattie. Il punto della questione è che si tratta di composti formulati di blandi eccipienti naturali che purtroppo, senza un contesto esterno non possono fare alcunché per noi. Uno dei casi lampanti e di cui si parla sempre di più è quello degli integratori dimagranti, che non saranno nient’altro che una bevanda se l’alimentazione seguita non è di tipo ipocalorico. Stessa situazione vale per la lotta ai parassiti intestinali come Tenia e Ossiuri, che necessitano di una cura farmacologica seguita e veicolata da un medico specializzato che ve li prescriverà, in tutta probabilità, tramite ricetta.
Quanto agli effetti collaterali, sono legati principalmente a sovradosaggi di alcuni prodotti( molte sostanze naturali, infatti, prese in eccesso sono tossiche), ad allergie e ipersensibilità, oltre che a condizioni di salute personali. Il grano, ad esempio, è un naturale prodotto di coltivazione ma è ovvio che per un celiaco, è un elemento più che dannoso, stessa situazione con lo zucchero nel caso di un soggetto diabetico. L’unica soluzione è rivolgersi al medico con la scheda o il foglietto di un prodotto e attenersi alle istruzioni, leggere perfettamente ciò che contiene un prodotto e le quantità in cui è consentito assumerlo.