L’Unione Sportiva Città di Palermo, detta anche Palermo Calcio o Palermo, è l’emblema calcistico del capoluogo siciliano, la cui storia è molti travagliata. Trova radici nell’ormai lontano 1º novembre 1900.
I momenti migliori della squadra
Prima di addentrarci nel cuore della storia, diciamo che gli anni migliori per il Palermo sono stati nel 2000, quando classificandosi nel campionato di Serie A al 5º posto, ha vissuto tre anni doro. Addirittura giunge fino agli ottavi di finale della Coppa UEFA 2005-2006. Può vantarsi inoltre di aver vinto la Coppa Italia di Serie C, vinta nella stagione 1992-1993.
Per quanto concerne le coppe europee, il club è stato presente per 5 volte in Coppa UEFA/Europa League. Inoltre, nel 2007 in classifica ha raggiunto il 51º posto nel ranking UEFA. Stando all’elenco redatto ogni mese dall’IFFHS, invece, pare che il Palermo abbia occupato anche il 19º posto, sia a febbraio che a giugno del 2006.
Gli albori della squadra Palermo
Come abbiamo già anticipato, la squadra del capoluogo siciliano nasce l’1 Novembre del 1900. I natali li deve ad Ignazio Majo Pagano
Nonostante confutata, spesso si parlava di una seconda teoria circa le prigini. Ovvero che la rosa fosse nata due anni prima, per mani di Joseph Isaac Spadafora Whitaker e di altri inglesi trasferiti a Palermo. Secondo tale tesi, esisteva quindi una tale Anglo-Palermitan Athletic and Foot-Ball Club, poi trasformatasi nel 1907 in Palermo Foot-Ball Club.
Ora, al di là delle origini, diciamo che il team nei primi anni partecipava a gare ed eventi. E un paio di volte vinse i tipici trofei da Italia, come la Coppa Whitaker o la Coppa Lipton. Durante il 1915 all’indomani della Prima guerra mondiale la società non operò più a livello agonistico. Pertanto, solo cinque anni dopo tornò nuovamente in auge, grazie allemcompagini cittadine minori, il “Racing FBC”, visto anche il maggior blasone del precedente club.
Cosa accadde dopo la Guerra?
A guerra ormai superata, il Palermo iniziò a pendere parte pure alle antiche competizioni regionali e interregionali. Tuttavia, a ridosso tra 1926-1927 la società finì in difficoltà economiche. Il che constrinse la squadra a ritirarsi e ad affiliarsi poi, nel 1928, con i concittadini della “Vigor”.
Solo in questo modo Palermo riuscì a partire dalla Prima Divisione, il terzo livello professionistico dell’epoca. Nel giro di un triennio raggiunse la massima categoria della piramide calcistica italiana. E così dal 1932 e per le successive tre stagioni, il Palermo rimase il fiore all’occhiello.
Il 1941 fu l’anno di una nuova fusione societaria, fra il Palermo e la “Unione Sportiva Juventina Palermo”. Il che gli giovò portandolo alla promozione nella Serie B, durante la stagione 1942-1943.
Tuttavia, il campionato fu sospeso a causa del fatto che la Sicilia fosse stata etichettata e proclamata come zona di guerra. All’indomani del secondo conflitto mondiale la società fu denominata Unione Sportiva Palermo e vinse sia il campionato siciliano bellico, che la promozione in Divisione Nazionale 1945-1946.
La storia palermitana degli anni ’90
Dal dopoguerra della seconda Guerra Mondiale fino agli Anni ’70, il Palermo si dà un bel da fare. Oscilla continuamente tra la serie A e la B, collezionando anche momenti floridi. Non a caso poi dal 1970 al 1980, grazie al presidente Renzo Barbera, sfiorò addirittura la vittoria della Coppa Italia due volte. Perse infatti, una finale con il Bologna e una con la Juventus.
Il periodo critico inizia tuttavia, il giorno 8 settembre 1986, quando la FIGC espelle il per aver accumulato pesanti debiti. La società in seguito, dopo la dichiarazione di fallimento del Tribunale di Palermo dieci giorni dopo la radiazione, morì.
Per fortuna, grazie ai politici e all’interesse degli imprenditori dell’epoca, e sotto spinta del Sindaco Leoluca Orlando, del ministro per gli affari regionali Carlo Vizzini e del presidente di Sicindustria Salvino Lagumina, il 7 gennaio 1987 rinasce l’Unione Sportiva Palermo. Una vera e propria prosecuzione della tradizione palermitana, presiedura proprio dal Dott. Lagumina. Quest’ultimo si impegno a fargli ottenere, in deroga dalla FIGC, l’iscrizione diretta alla Serie C2 per l’edizione 1987-1988.
Inizialmente il club sale in Serie B e porta a cads una Coppa Italia di Serie C nel 1992-1993 dopo tre finali perse. Pertanto trascorre gli ’90, comunque, con un saliscendi tra serie B e serie C.
Il periodo moderno
Arrivano gli anni 2000 e le cose cambiano nuovamente. Infatti, il 21 luglio del 2006, Maurizio Zamparini liquida Franco Sensi e compra il pacchetto azionario di maggioranza. Gli bastano appena due stagioni per portare di nuovo il club in A dopo 31 anni di astinenza.
Questo ritorno vede il Palermo, allenato da Francesco Guidolin, qualificarsi addirittura, in Coppa UEFA. Un gran bel traguardo che si ripete anche per le due stagioni seguenti.
Allenato poi da Delio Rossi, nella stagione 2009-2010, il team totalizza altri nuovi e accattivanti record. In due occasioni perde per poco l’accesso alla UEFA Champions League con soli due punti di distacco dal quarto posto. Questo accadendo sia durante il campionato 2005-2006 (periodo dello scandalo Calciopoli) e sia nella stagione 2009-2010.
Il campionato 2010-2011 vede impegnata la rosa nella terza finale di Coppa Italia della loro storia, a distanza di 32 anni da quella precedente. Ma anche in questo caso va KO, stavolta a causa dell’Inter.
Al termine della stagione 2012-2013 il Palermo scende in B dopo nove anni consecutivi. Porta comunque a casa ben cinque qualificazioni alle competizioni europee e una finale di coppa nazionale. L’anno successivo risale dalla B alla A ( 2013-2014), con cinque giornate d’anticipo e 86 punti, aggiudicandosi la sua prima Coppa Ali della Vittoria.
I cambi societari di questi ultimi due anni
Nel 2017 iniziano le voci di corridoio su un nuovo ammodernamento societario. E infatti, a marzo la società si accorda con l’italo americano Paul Baccaglini, del gruppo Integritas Capital, per la cessione dell’intero pacchetto azionario. Tuttavia, la formalizzazione del contratto non arriva. Baccaglini decade pertanto dalla carica di presidente. Lo stesso anno il Palermo torna giù in B.
Versano anche l’anno successivo le difficoltà economiche del club (il rigetto di un’istanza di fallimento non aiuta i vertici). Per cui il 100% delle quote passa per cessione nelle mani di un gruppo britannico, la Sport Capital Investments Ltd.
Non riuscendo a risollevare la società nel breve tempo a disposizione, il board britannico si dimette. E così pare che lo scorso 14 febbraio 2019 il pacchetto azionario sia passato a Daniela De Angeli, col supporto di Rino Foschi che è oggi l’attuale presidente.