La Sicilia negli ultimi 5 anni è rimasta, insieme alla Sardegna, il fanalino di coda in termini di politiche energetiche regionali.
Le aziende locali hanno a lungo promosso la metanizzazione completa dell’isola attraverso diverse proposte di investimento, come l’impiego di massicci capitali nell’estensione infrastrutturale fino alla proposta per impianti di conversione di rifiuti in metano.
All’inizio del 2019, a seguito di un cambio di politiche, l’Italgas Reti, la società che gestisce la rete di distribuzione del gas in Italia, ha deciso di investire 500 mila euro nell’estensione del metano nelle zone periferiche ovvero in zone extraurbane.
Oggi, quindi, rimangono pochissime le aree dell’isola non metanizzate. Tuttavia, c’è un fenomeno di grande rilevanza che non va affatto trascurato. Se si vanno a osservare le percentuali di territorio metanizzato sembrano rassicuranti ma in quelle aree percentuali in cui il metano non è ancora arrivato ci sono le zone di centri storici e, in generale, quelle più centrali. Paradossalmente le zone isolate sono servite meglio di alcune aree storiche delle città.
In ogni caso la decisione della Regione Sicilia di investire cospicue somme in un solido progetto di metanizzazione è stata assunta a fine 2018 e la conclusione è stata raggiunta dopo alcune considerazioni sul risparmio e sulla sicurezza della popolazione siciliana.
Sono i cittadini che, a questo punto, dovrebbero scegliere di passare da GPL a metano.
Ma perché il metano è l’opzione migliore per i cittadini?
I vantaggi dell’uso del metano
L’utilizzo di metano nelle utenze domestiche presenta molti vantaggi in termini di risparmio e sicurezza:
- l’efficienza energetica;
- il risparmio economico;
- il minore impatto ambientale;
- il comfort della casa;
- la maggiore sicurezza;
- la riduzione di emissione di C02 nell’atmosfera.
Ha un’efficienza che arriva fino al 92% dell’utilizzo. In questo modo si riduce il consumo e diminuiscono direttamente anche i costi in bolletta.
Il sistema di contabilizzazione tramite contatore garantisce che si paghi solo il gas effettivamente consumato senza costi stimati.
L’utilizzo del metano aiuta i consumatori a minimizzare l’emissione di gas serra nocivi all’ambiente.
Insomma, in altri termini, scegliere il metano migliora lo stato della casa in cui vive il consumatore insieme alla sua famiglia e dell’ambiente in generale.
Un altro aspetto importante riguarda la possibilità di riscaldare gli ambienti più in fretta. Le stanze diventeranno in tempi più brevi calde e ospitali.
Lo stesso vale per l’acqua calda della caldaia o dello scaldabagno a gas e per i fornelli a gas.
C’è un maggiore comfort nello stile di vita con un impianto a gas di metano. Le interminabili attese affinché l’acqua sanitaria si riscaldasse o le stanze della casa diventassero almeno tiepide nei mesi d’inverno sono finite.
Il metano è poi anche un gas più sicuro rispetto agli altri di utilizzo domestico. Esistono, infatti, in commercio dei rilevatori di gas metano che controllano se in casa ci sono fughe di gas o presenza di concentrazioni anomale di gas.
I vantaggi non si fermano, tuttavia, solo a un fattore di risparmio economico o energetico.
In generale, infatti, usare il metano anziché gli altri gas avvantaggia l’Italia. Questo perché il metano, a differenza degli altri, è un gas naturale e le quantità in cui si trova disponibile in natura sono elevate.
Il basso grado di volatilità di questo gas, inoltre, garantisce che le emissioni di CO2 o gas serra siano minime. Molti definiscono, per questo motivo, il metano come il gas più verde e pulito.
I costi del metano
La decisione di utilizzare il metano in casa è consigliata sotto vari punti di vista. Il vantaggio economico rappresenta, sicuramente, l’aspetto più vantaggioso. In particolare, si suggerisce di installare un impianto a metano perché, anche se si considerano i costi di installazione, i prezzi sono sempre ridotti ma, in ogni caso, inferiori rispetto a quelli di altri gas.
Il costo del metano al metro cubo è inferiore rispetto a quello di altri gas e, con l’utilizzo del contatore, non c’è poi alcun rischio di dover pagare costi stimati di consumo. Si pagherà, infatti, solamente il quantitativo utilizzato.
Ci sono poi ulteriori voci di costo che si esauriscono, essenzialmente, nel costo di allaccio che dipende da fattori logistici e gli eventuali costi di adeguamento.
Qualora l’immobile si trovi vicino alla rete, è previsto un costo (variabile in base a diversi fattori). Quando, invece, l’immobile si trova in un’area isolata lontana dalla rete o, addirittura, in una zona molto isolata, i costi salgono ulteriormente. Tuttavia, bisogna sempre considerare che a fronte di un alto costo d’allaccio si avrà un risparmio in fase di utilizzo e consumo del metano.
A questi costi si aggiungono poi eventuali costi di adeguamento dell’impianto in casi particolari.
Quanto alle voci di spesa nel periodo d’utilizzo dell’utenza, questi possono anche variare notevolmente di caso in caso. Molto dipende dal consumatore stesso.
È bene cercare di informarsi e cercare l’offerta più conveniente su https://taglialabolletta.it/. Recentemente il mercato libero del gas offre prezzi molto vantaggiosi e, quindi, potrebbe essere un’ottima idea richiedere i preventivi anche di questo prima di sottoscrivere un piano d’offerta.
Le iniziative energetiche della Regione Sicilia
Agli inizi del 2019 la Sicilia ha indubbiamente fatto progressi e passi in avanti nella metanizzazione dell’isola. Ci sono, tuttavia, zone d’ombra in cui sarebbe importante che si promuovessero degli investimenti.
Esistono ancora delle aree, soprattutto quelle soggette a vincoli di tipo storico, architettonico e culturale, che oggi non vedono neppure l’ombra del metano a fronte delle costanti promesse della classe politica.
Un esempio è il centro storico di Palermo con le sue strade dall’antico basolato che sono una costante meta di turisti da tutto il mondo, che mancano però dei servizi fondamentali, in primis del metano.
I cittadini che abitano in questa zona sono, infatti, costretti a utilizzare ancora le bombole che, oltre a costare di più, sono difficili da gestire logisticamente e anche più pericolose.
L’80% del territorio di Palermo è stata metanizzata ma, paradossalmente, ben il 45% del centro storico del capoluogo siciliano è rimasta fuori dall’area servita dal metano.
In una situazione di crisi economica che, nel 2019, prevede il rialzo del +2,9% del costo del gas e delle materie prime dell’energia, la Regione Sicilia dovrebbe pensare a una strategia di lungo termine per consentire ai cittadini il massimo risparmio.
L’unica soluzione possibile a questa situazione di politica energetica è soltanto una: investire maggiori somme, anche con il coinvolgimento dei privati, nella metanizzazione completa dell’isola per garantire meglio il diritto al risparmio, un maggiore comfort abitativo e la massima tutela dell’ambiente.