Ok, lo ammettiamo senza troppi giri di parole, la prima volta che abbiamo sentito parlare di vini piwi ci abbiamo riso sopra e pensato fosse la solita moda del momento. In realtà, come ci spiega Apewineboxes.com, ecommerce leader nel settore, questa nuova filosofia produttiva rappresenta davvero una rivoluzione all’interno del mondo del vino artigianale.
Prima di accennare a cosa questi vini siano, giova procedere con alcune premesse.
Cosa sono i vini piwi
Sono vini ottenuti da vitigni con una alta resistenza ai funghi, il cui allevamento consente una significativa riduzione di trattamenti nel vigneto, è un’uva robusta ed innovativa.
Sostenibili ed eco friendly
Se non conosci ancora la nostra filosofia riguardo all’allevamento del vino ti consigliamo di leggere questo articolo; qui ci limitiamo a dire che utilizzare un’uva resistente ai funghi aiuta ad allontanare la chimica dal vigneto, con conseguente beneficio dell’ambiente e del consumatore, in quest’ultimo caso anche a livello di piacere gustativo.
I pesticidi non solo uccidono i micro organismi in vigna ma anche l’uomo.
E’ crudo ma è bene tenerlo sempre a mente.
Nel calice arriva uva sana, non martirizzata e pronta ad offrire al consumatore un’elevata esperienza gustativa.
Dove troviamo uva piwi?!
Produrre uva piwi è una pratica che in Europa sta riscontrando molte adesioni ed interesse, ed ora sta diventando una tendenza anche negli Stati Uniti.
I PIWI sono già diffusi nei paesi vitivinicoli europei. Ma piantare viti PIWI è anche una tendenza in America.
Come si ottengono queste uve?
Veniamo finalmente alla definizione di come nasce l’uva piwi.
Sono incroci di generi Vitis, in cui vengono combinate le caratteristiche eccezionali dei vitigni stessi al fine di incrementare la loro capacità di resilienza agli agenti esterni.
La selezione di quest’uva ed il suo allevamento danno vita a vitigni nuovi ed innovativi che alla viticoltura di essere sostenibile.
Sono realizzati con il metodo classico di allevamento della vite, non vengono prodotte con le forbici molecolari, ma in vigna