La carriera di Piatek fatta di paurosi alti e bassi: adesso, un’opportunità da cogliere per tornare alla grande
Krzysztof Piatek ha avuto i suoi alti e bassi dopo l’esperienza del Genoa. Ma adesso è pronto a scrivere una nuova pagina della propria esperienza in Serie A. Classe 1995, ha iniziato la sua avventura alla Fiorentina con lo sbarco avvenuto ieri, ed un prestito con diritto di riscatto fissato a 15 milioni che si dovrà guadagnare da qui alla fine della stagione. Nelle gerarchie iniziali sarà dietro a Vlahovic e fungerà da rimpiazzo per il giocatore serbo. Ma quali qualità in più possiede nelle sue corde? Cosa è rimasto di quel Piatek di quando giocava al Milan, è quanto è calato davvero rispetto a quei tempi? Queste domande sono state poste al database di FIFA, il videogioco sportivo di EA, dall’archivio profondo e dettagliato.
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L’esordio co FIFA 16 e i miglioramenti
Gli esordi di Piatek risalgono alla serie di FIFA 16, nello Zaglebie Lubin, con una valutazione di appena 54. È chiaro da subito il fatto che si tratti di un talento precoce, visto anche che per fine stagione si guadagna un +2, e che questo suo miglioramento costante all’interno dello stesso campionato, diventerà una prassi: in FIFA 17, dove milita nel Cracovia, parte da 65 e termina con 67, mentre in FIFA 18 comincia con 67 e termina con 68. Il boom avviene con FIFA 19, stagione in cui approda in Italia, esattamente con il Genoa, e dopo un solo girone passa direttamente al Milan: da 68 a 79, con un miglioramento potenziale fino a 85 che per ora non si è espresso.
Tornerà il Piatek del Milan?
Il miglior Piatek si vede su FIFA 20: qui parte da 80. Complice la maggiore visibilità della casacca rossonera e il suo impatto monstre, ma bel presto, la punta polacca si sgonfia e andrà a finire all’Hertha Berlino, da cui verrà prelevato dalla Fiorentina. Durante il Milan, si è contraddistinto soprattutto per la finalizzazione e il piazzamento da 86, per l’elevazione da 81 e la precisione del colpo di testa da 80. E per un altro elemento importante, una caratteristica che gli è stata riconosciuta fin da subito: il tiro di esterno. Ma nei mesi successivi, il calo, che lo porta a perdere quattro punti di overall nel giro di due capitoli. Fino all’attuale 76, ed un potenziale che, alla soglia dei 27 anni, viene inquadrato in appena 79. E ora ci si domanda: è troppo tardi per tornare al Piatek di un tempo? Non è ancora detto. È probabile che il calcio rapido ed esplosivo del mister Italiano porti a rivitalizzare un giocatore che soltanto qualche anno fa aveva spiccato per le sue capaicità e quindi scioccato la Serie A. Riguardo il calcio italiano, qui puoi leggere la storia e le origini del Palermo calcio.